Inaugurato nel 2012, il Museo MITI è stato realizzato negli ambienti della vecchia fonderia dello storico Istituto di Arti e Mestieri che ha formato personaggi di spicco dell’industria postbellica italiana. Il percorso espositivo inizia con una visita interattiva che ripercorre la storia dell’Istituto e mostra i macchinari e gli strumenti utilizzati dagli studenti nel corso dei decenni: la scuola infatti nacque con il fine di preparare gli studenti alla pratica dell’industria e del “saper fare”.
Il progetto del Museo MITI
Il MITI è ospitato all’interno delle Officine Storiche dell’Istituto Industriale “Montani” di Fermo, un’eccellenza nazionale che ripercorre la storia dello sviluppo tecnologico e industriale dell’Italia del XX secolo e quella di generazioni di imprenditori e professionisti di fama internazionale.
L’idea da cui nasce è quella di voler legare l’istituto e il museo al concetto di evoluzione scientifica e all’innovazione, dalla ricerca e dalle idee si realizza qualcosa di nuovo che migliora la qualità del lavoro e facilita le azioni dell’uomo.
L’obiettivo del Museo è quello di raccontare la storia dell’Istituto industriale dall’Ottocento ai giorni nostri, valorizzando lo stretto legame tra la scuola (sapere) e la fabbrica (saper fare) che ne caratterizza da sempre il percorso didattico.
È un Museo “attivo”, che fa capire come l’innovazione sia generata dalla combinazione di quattro componenti principali: il saper fare con le mani, il saper fare con il cervello, la conoscenza e l’esperienza.
Il percorso espositivo del Museo MITI di Fermo
Il percorso è espositivo è composto da sei sale:
- Sala 1. Innovazione
- Le Mani
- Il Cervello
- Sala 2. Le Fabbrica
- Sala 3. La Storia del Montani
- Sala 4. Il Laboratorio scientifico
- Sala 5. Nuove tecnologie
- Sala 6. Il Futuro
Il percorso espositivo è pensato per valorizzare i macchinari storici dell’istituto e la trasmissione di un plurisecolare sapere tecnico coinvolgendo il visitatore in un viaggio di scoperta anche con dispositivi interattivi.
Nella prima sala, dedicata a Girolamo e Margherita Montani fondatori della scuola, i visitatori comprendono la necessaria interazione tra mani e cervello per la produzione di innovazioni tecnologiche.
L’ambiente centrale, cuore del museo, era sede dell’antica fonderia: accanto ai forni prendono posto le macchine storiche (calandra, maglio, dentatrice, fresatrice, tornio, pressa, punzonatrice) usate dagli studenti nelle officine per imparare a “saper fare”. Completano la sala sei postazioni interattive che permettono al visitatore di comprendere l’utilizzo dei macchinari e la loro evoluzione.
Il corridoio storico ripercorre, con documenti d’epoca, la storia del “Montani” e dei personaggi che hanno dato vita all’Istituto dopo l’Unità d’Italia.
Ultima è la sala delle strumentazioni didattiche di diverse epoche e settori (meccanica, fisica, chimica, elettrotecnica, elettronica, radiotecnica, informatica), utilizzate nella scuola per l’insegnamento del sapere scientifico.
Il museo include spazi per mostre temporanee ed è luogo privilegiato per promuovere le innovazioni.