Fermo, prestigiosa città storica che sorge a due passi dal mare, dal gusto classico dove ognuno è protagonista.

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Uno scrigno di storia e bellezza

Palazzo dei Priori e il polo museale

Lo scenario di Piazza del Popolo custodisce il più antico palazzo pubblico della città, Palazzo dei Priori, che con la sua peculiare apertura a ventaglio sembra chiamare a sé lo sguardo del passante. La facciata cinquecentesca in cotto è scandita dai marcapiani che la tripartiscono armoniosamente sia in verticale che in orizzontale. Al centro del prospetto una duplice scala converge nella loggetta sormontata dalla statua bronzea di Papa Sisto V. L’edificio, nato come sede dei Priori, magistrati scelti tra i cittadini più influenti delle sei contrade in cui è tutt’ora diviso il centro storico, fu anche sede del Comune ed oggi è un importante polo museale.

Al primo piano sono visitabili le eleganti Sale di rappresentanza del comune. Tra queste la Sala dei Ritratti, così denominata per la ricca raccolta di ritratti di Cardinali e uomini illustri, e la Sala dell’Aquila, attuale sede del Consiglio Comunale, caratterizzata dall’imponente decorazione settecentesca che rappresenta le glorie politiche e culturali della città.

 

Salendo al secondo piano troviamo la Pinacoteca civica. La collezione si è costituita nel corso del tempo grazie anche all’acquisizione di opere provenienti dalle chiese cittadine e del territorio. La Pinacoteca occupa cinque sale e raccoglie capolavori di Maestri indiscussi come Jacobello del Fiore, Vittore Crivelli, Giovanni Lanfranco e Pieter Paul Rubens. Molti i manufatti e i cimeli legati a Fermo, testimonianza della sua importanza storica e politica. Tra questi si possono ammirare lo Stemma della Città, contraddistinto dalla figura dell’aquila, e Lu Marguttu, statua policroma in legno anticamente utilizzata durante le celebrazioni medievali del 15 agosto in occasione della festa dell’Assunta, patrona di Fermo. Molte le opere in stile gotico realizzate su tavole impreziosite da sfondi dorati. Tra queste si segnalano il Polittico di Santa Caterina, opera di Andrea da Bologna, dalla ricca carpenteria originale, e la raffinata Madonna dell’Umiltà di Francescuccio di Cecco Ghissi, che ritrae la Madonna nell’intimo momento dell’allattamento. Capolavoro indiscusso è il Polittico di Santa Lucia, opera del veneto Jacobello Del Fiore. Le otto scene sono ambientate in contesti fiabeschi caratterizzati da architetture gotiche e paesaggi montani e animati da personaggi dagli abiti sfarzosi, prima fra tutti Santa Lucia con le sue vesti dorate. L’opera più prestigiosa del museo è senza dubbio l’Adorazione dei pastori del grande artista fiammingo Pieter Paul Rubens, che con la sua luce notturna densa di bagliori spicca nella Sala del Barocco pur ricca di altre pregevoli opere come l’imponente Pentecoste di Giovanni Lanfranco.

 

A conclusione del percorso troviamo l’incantevole Sala del Mappamondo che conserva il nucleo più antico della biblioteca comunale, istituita nel 1688 grazie a un considerevole contributo finanziario del cardinale Decio Azzolino. La sala, completamente rivestita in legno con scaffali in noce e soffitto a cassettoni in abete, è così denominata per la presenza di un grande globo lavorato completamente a penna dal cosmografo Amanzio Moroncelli nel 1713. Il mappamondo è protagonista di un interessante mistero che potrete conoscere solo entrando in questa suggestiva sala.

Passeggiare per le sale del Palazzo dei Priori equivale a fare un viaggio nel tempo nella storia di Fermo, dalle fasi più antiche testimoniate dai reperti archeologici di quasi 3000 anni fa fino all’età moderna, passando per lo splendore politico e artistico del Medioevo e l’eleganza suggestiva del XVII secolo.

  • Tappa 1
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