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Biblioteca Civica Romolo Spezioli

La Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” nasce come biblioteca pubblica e vanta tre secoli di storia. Include 3mila manoscritti, 127 codici e 300mila documenti.

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La biblioteca fu istituita nel 1688 per volontà del nobile cardinale fermano Decio Azzolino il Giovane, amministratore della corte romana della Regina Cristina di Svezia e suo erede universale. La sede della Biblioteca Civica, oggi intitolata a Romolo Spezioli, medico personale della Regina Cristina, si trova nell’antico Palazzo degli Studi, destinato nel XVII secolo ad ospitare l’antica università cittadina. Le quattro finestre del primo piano sono decorate con i busti dei quattro Papi tradizionalmente legati alla storia dell’antica Università fermana: Bonifacio VIII, Eugenio IV, Callisto III e Sisto V.

Palazzo degli Studi, sede della biblioteca

La Biblioteca Civica di Fermo è ospitata all’interno del Palazzo degli Studi, unito a Palazzo dei Priori da una deliziosa loggetta rinascimentale.

Palazzo degli Studi  fu progettato dall’architetto Girolamo Rainaldi con una grande facciata monumentale in mattoni, oggi coperti da un’intonacatura giallo ocra che, oltre a dare unità all’edificio stesso, doveva costituire un fondale regolare per la piazza, formando una quinta architettonica armoniosa insieme al Palazzo dei Priori.

Al pian terreno l’antico porticato venne trasformato in una serie di vani che oggi ospitano la sezione ragazzi della Biblioteca Civica.

Sulla facciata del piano nobile si possono vedere quattro finestre con stipiti in pietra e frontoni spezzati contenenti busti dei papi che nei secoli hanno concesso benefici alla Università fermana.

Nella parte centrale della facciata si apre l’ingresso a tutto sesto, unica zona dove si può vedere la mattonatura in cotto, sopra un balconcino con balaustra a pilastrini ospita un tabernacolo in pietra con la statua dell’Assunta, patrona della città. Corona l’edificio un’elegante vela con orologio e un timpano triangolare.

Il Palazzo degli Studi resterà fino al 1826 sede dell’Università di Fermo, istituita da papa Sisto V nel 1585.

Il bisogno di dotare la città di un’adeguata raccolta civica fu subito interpretato dal Cardinale Decio Azzolino junior, consigliere della regina Cristina di Svezia, accorto politico e grande amante delle lettere. Nel 1688 il Cardinale trasformò la sala del Palazzo dei Priori, fino ad allora impiegata per le rappresentazioni teatrali, facendola allestire con le scaffalature in noce e il prezioso soffitto in abete (ancora oggi visibili) per accogliere volumi. È l’attuale Sala del Mappamondo che costituisce il nucleo originario della biblioteca civica e ne conserva il fondo antico prendendo il nome dal globo terracqueo realizzato dal cartografo Silvestro Moroncelli da Fabriano nel 1713 e ivi custodito.

Il patrimonio della Biblioteca Civica

La Biblioteca Civica “Romolo Spezioli”, meta ambita da ricercatori e studiosi di tutto il mondo, conserva codici riccamente miniati, edizioni a stampa rarissime, un fondo grafico inesauribile. Complessivamente le collezioni comprendono circa 3000 manoscritti che includono 127 codici e 11 corali, 300.000 documenti, tra i quali sono disponibili più di 800 testate di riviste storiche, 5.000 disegni e 6.500 incisioni, monete, sigilli, 681 incunaboli, oltre 15.000 edizioni del Cinquecento, 23.000 edizioni in miscellanea, numerosissimi esemplari del 1600 e 1700 e stampati musicali.

Rispetto al nucleo originario costituito dal lascito del patrizio fermano Paolo Ruffo, il patrimonio librario si è arricchito notevolmente nel corso dei secoli, grazie a donazioni e acquisti che hanno permesso la costituzione di quel prezioso fondo antico che fa della Comunale di Fermo una delle biblioteche più prestigiose e rilevanti del centro Italia.

Il fondo più importante è quello intitolato a Romolo Spezioli (1642-1723) che, grazie all’influenza del Cardinale Azzolino, divenne medico di fiducia della Regina Cristina di Svezia.

Nel 1705 il Cardinale donò principalmente opere rare di medicina e dopo la sua morte tutte le collezioni in suo possesso per lascito testamentario. Nei secoli la Biblioteca ha continuato a raccogliere documenti di medicina ed oggi è referente autorevole a livello internazionale negli studi storici sulla materia.

Il 1860 segna una ripresa delle acquisizioni fra cui le collezioni dei fratelli Raffaele e Gaetano De Minicis non solo librarie, ma di interesse, epigrafico, numismatico, artistico, fra cui circa 15.000 volumi di archeologia.

Fra le donazioni novecentesche si annoverano le raccolte librarie Filoni, Maranesi e Gigliucci, alle quali vanno aggiunte le opere a stampa e i disegni di proprietà dell’architetto fermano Giovanni Battista Carducci (1806-1878), che oggi costituiscono la quasi totalità del fondo speciale di Stampe e Disegni. Le più recenti e rilevanti acquisizioni in ambito letterario e musicale  provengono dalle biblioteche di Alvaro Valentini e Firmino Sifonia.

Della raccolta grafica fanno parte alcuni taccuini del XVI secolo di cui uno attribuito a Cola dell’Amatrice e uno a Giovanni Antonio Dosio e sono più di di 1000 i disegni di Fortunato Duranti.

Il documento più antico conservato è il manoscritto n. 16, un codice membramenaceo del X secolo contenente trattati di Retorica.

Inoltre, fra i tanti gioielli della raccolta bibliotecaria, ricordiamo un incunabolo di cui la Biblioteca è tornata in possesso ad alcuni anni dal furto. Si tratta dell’editio princeps della lettera scritta nel 1493 da Cristoforo Colombo al regio tesoriere di Spagna Gabriele Sanchez per informarlo della sua scoperta, della quale sono noti pochissimi esemplari. Degno di nota, inoltre, il Libro delle Ore (XV sec) presumibilmente appartenuto a Cristina di Svezia.

I servizi

I servizi offerti dalla Biblioteca Civica “Romolo Spezioni” sono:

  • Ricerca bibliografica
  • Consultazione in sede di libri e periodici
  • Fotoriproduzione
  • Prestito esterno
  • Servizio MLOL (Media Library On Line) gratuito
  • Copertura completa wifi previa autenticazione
  • Prestito interbibliotecario (Il servizio viene interrotto dal primo lunedì di luglio fino al 31 agosto)
  • Visite guidate sul fondo antico per le scuole (con prenotazione)
  • Esposizioni patrimonio bibliografico e grafico della biblioteca
  • Apertura straordinaria tutti i giovedì di luglio ed agosto in occasione della Mostra Mercato dell’Antiquariato e dell’Artigianato
  • Servizio di prestito bibliobus in spiaggia nella stagione estiva
  • Appuntamenti culturali, presentazioni di pubblicazioni, incontri con gli autori in occasione di pubblicazioni con coinvolgimento della Biblioteca civica

Tutti i servizi della biblioteca sono attivi previa registrazione e rilascio tessera utente.

Cataloghi online

Accanto al cuore storico della Biblioteca, pulsa quello contemporaneo: il catalogo informatizzato consente l’accesso ai fondi del patrimonio librario antico e moderno, ai periodici correnti, alle donazioni novecentesche e all’intera raccolta della Biblioteca Ragazzi.

La Biblioteca Ragazzi

Inaugurata nell’aprile 1998, la Biblioteca Ragazzi è collocata al piano terra della Biblioteca centrale in piazza del Popolo.

Frequentatissima da lettori di età compresa fra 0 e 14 anni, la Biblioteca Ragazzi ha uno spazio dedicato a prima infanzia e bambini, con comodi cuscini e sedute informali, dove i piccoli lettori possono scegliere e leggere in libertà fra libri illustrati, cartonati, pop-up, musicali, di filastrocche, di poesia e fiabe.

Dispone inoltre di uno spazio di consultazione e studio, attrezzato con tavoli e sedie e contenente enciclopedie, dizionari, atlanti e opere di divulgazione e manualistica (oltre a libri di narrativa per fasce di età più grande), e di un angolo lettura per gli adulti accompagnatori.

La Biblioteca Ragazzi:

  • propone attività e laboratori pomeridiani di animazione legati ai libri e alla lettura;
  • è aperta di mattina solo per visite scolastiche prenotate;
  • aderisce al progetto nazionale “Nati Per Leggere” (www.natiperleggere.it);
  • in estate, con il “Bibliobus-libringiro”, offre un servizio di consulenza e prestito sul litorale di Fermo e Porto San Giorgio.

Il BUC Machinery

Il BUC deve il suo nome alle iniziali di “Biblioteca”, “Università” e “Conservatorio”: collocato in posizione strategica, sullo spazio comune tra la Biblioteca, il Conservatorio Statale “G.B. Pergolesi” e la libera Università San Domenico, gioca un ruolo di cerniera tra le istituzioni culturali cittadine.

Fino allo scorso anno ospitato presso i locali dell’ex seminario, che ora accolgono il progetto “FermoTech”, laboratorio avanzato che coniuga università e imprese, è stato riaperto nella nuova sede collocata di fronte alla precedente, in locali accoglienti e funzionali nei quali gli utenti possono leggere, studiare e concedersi anche un momento di relax sfogliando qualche rivista tra le oltre 40 a disposizione.

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info


Biblioteca civica
"Romolo Spezioli"

orario di apertura
dal lunedì al venerdì 8.30-18.45
sabato 8.30-13.45
Consultazione fondi storici
su appuntamento

0734.284310

0734.284482

biblioteca.centrale@comune.fermo.it

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