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Aiuola X – Collezione peonie (Paeonia L., Paeoniaceae)

Parco storico di Villa Vitali

In breve

I vasi del viale dei lecci ospitano cultivars di Paeonia L. Il nome deriva dal greco paionía, attribuito da Teofrasto in onore di Paeon, un dio guaritore trasformato in fiore da Zeus. Già in epoca romana, le peonie erano apprezzate per le loro proprietà medicinali. Oggi, le peonie asiatiche, come quelle cinesi, sono celebri in tutto il mondo per la loro bellezza e simbolismo, influenzando giardinaggio e cultura.

Il nome latino di questo genere, Paeonia L., deriva dal greco “παιωνία” (paionía), datogli da Teofrasto (371 a.C. – 287 a.C.) in onore di Peone (Παίων Paíon). La peonia (Paeonia L.) ha una lunga storia culturale e una ricca tradizione che abbraccia millenni, e il suo nome è intrecciato al mito ellenico. Secondo la mitologia greca, Paeon era un dio guaritore noto per la sua grande saggezza e talento. Paeon, divenuto più esperto di Asclepio, suo maestro, suscitò la gelosia di quest’ultimo. In preda alla gelosia, Asclepio cercò di distruggere il suo allievo, ma Zeus intervenne, trasformando Paeon nel fiore di peonia che conosciamo oggi.

Al tempo dei romani, alla peonia è stata attribuita una lunga serie di benefici medicinali, con studiosi antichi come Plinio, Dioscoride e Galeno che descrivono i suoi utilizzi per una varietà di malattie, tra cui disturbi digestivi, mal di testa e ferite. Plinio, nel Naturalis Historia, ne menziona l’efficacia nel trattare disturbi come l’ittero e i dolori addominali, mentre Dioscoride, nella Materia Medica, ne sottolinea l’utilità nel curare le ferite e nel lenire il dolore. La ricerca moderna ha continuato a esplorare il potenziale terapeutico di Paeonia officinalis, con studi che si concentrano su effetti antinfiammatori e analgesici, in particolare nel trattamento delle emicranie.

Le peonie più appariscenti rimangono quelle asiatiche, dove hanno avuto un’importanza culturale significativa. In Cina, la peonia erbacea era conosciuta come “Sho Yo” (“la più bella”) ed era spesso scambiata come simbolo di amicizia. Già nell’XI secolo, i giardinieri cinesi avevano coltivato varietà a fiori grandi, che furono esportate in Europa nel XIX secolo, influenzando l’orticultura europea. In Giappone, la peonia era venerata come simbolo di bellezza, e sia la peonia arborea che quella erbacea erano molto apprezzate. Sebbene la peonia arborea fosse considerata più prestigiosa, anche la varietà erbacea era altamente stimata, celebrata spesso nella letteratura e nell’arte giapponese.

Il genere Paeonia L. conta ad oggi circa 37 specie, di cui 7 presenti spontaneamente anche in Italia. Le più famose e preziose per la grandezza e bellezza dei loro fiori, e qui a Villa Vitali coltivate, sono come già mensionato le peonie cinesi (Paeonia × suffruticosa Andrews e Paeonia delavayi Franch.) e le loro cultivar. Queste sono state importate in Europa nell’800 e da allora sono cresciute in popolarità.

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