In breve
I rododendri (Rhododendron L.), con circa 1000 specie, appartengono alla famiglia delle Ericaceae. Originatisi 60 milioni di anni fa in Asia, sono noti per i fiori spettacolari e la straordinaria diversità. Qui a Villa Vitali trovate R. catawbiense, dal Nord America e R. ponticum, originario della Spagna, insieme a nove cultivar che celebrano la loro bellezza.
I rododendri (Rhododendron L.) – circa 1000 specie – appartengono alla famiglia delle Ericaceae. Il nome deriva dal greco (ῥόδον rhódon, “rosa”, e δένδρον déndron, “albero”) per il colore dei fiori di molte specie. Studi sul DNA indicano che il genere si è originato circa 60 milioni di anni fa nel Nord-Est asiatico, da cui si è diversificato e diffuso in gran parte dell’emisfero boreale. In Asia si trova la maggior parte delle specie, che vanno da piccole piante epifite a arbusti e alberi di medie dimensioni. Come molte altre piante della stessa famiglia, i rododendri preferiscono suoli acidi, essenziali per la loro coltivazione. Il primo rododendro ad essere classificato e coltivato è stato R. hirsutum L. (la Rosa Alpina), scoperto nel XVI secolo da Charles l’Ecluse (Clusius). È stato introdotto in Inghilterra nel 1656 dalle Alpi europee. Un’altra specie alpina nativa italiana, R. ferrugineum L., è stata portata in coltivazione nel 1752. Queste due specie, uniche nel loro genere, possono crescere su suoli calcarei, diversamente da altri rododendri. Il genere ha avuto un ruolo importante nella storia del giardinaggio. In Giappone, già nel XVII secolo, venivano coltivati ibridi di R. indicum (L.) Sweet e R. tamurae (Makino) Masam., oggi noti con il nome volgare di “Azalee Satsuki”. A proposito delle Azalee, studi botanici dettagliati hanno messo in evidenza che esse rappresentano un sottogruppo di specie all’interno del gruppo dei rododendri.
Dal Nord America, tra il 1734 e il 1736, sono state introdotte in Europa specie come R. maximum L. e R. viscosum Craven. Nel 1809, R. catawbiense Michx, originario della Carolina del Nord, è stato portato in Europa da John Fraser e si è rivelato fondamentale per la creazione di ibridi resistenti. Nel XIX secolo, numerosi rododendri asiatici sono stati introdotti in Europa, tra cui R. arboreum Sm., famoso per i suoi fiori rosso sangue, scoperto in India nel 1799. Molte di queste specie, come R. molle (Blume) G.Don e R. campanulatum D.Don, sono divenute genitori di importanti ibridi da giardino. I rododendri sono apprezzati non solo per i loro fiori spettacolari ma anche per la straordinaria varietà di forme e colori e per le meravigliose foglie che presentano, in alcune specie e cultivars, una peluria rossa nella pagina inferiore (es. Rhododendron ‘Silvevelours’). Ad oggi, esistono oltre 25.000 cultivar registrate, e a Villa Vitali potete ammirarne due specie – R. catawbiense, e R. ponticum L., originario della Spagna – insieme a nove diverse cultivar che celebrano la loro bellezza e diversità di queste meravigliose piante.