Fermo, prestigiosa città storica che sorge a due passi dal mare, dal gusto classico dove ognuno è protagonista.

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Aiuola O1 – Stachys thirkei K.Koch, la pianta più rara di del Fermano

Parco storico di Villa Vitali

In breve

Le Marche hanno subito una profonda trasformazione del paesaggio a causa delle attività umane. Le antiche foreste, abbattute sin dall’epoca romana, sono state sostituite da terreni agricoli. Oggi, i pochi boschi residui, come quello di Monterosato, ospitano specie rare, tra cui la Stregona Balcanica (Stachys thirkei), scoperta nel 2015 ma minacciata dalle arature. La tutela di questi frammenti di natura è fondamentale per conservare la biodiversità locale.

Le Marche hanno subìto una profonda trasformazione del paesaggio sottoposto alle attività umane. Sin dall’epoca romana, le vaste foreste che un tempo ricoprivano la regione sono state abbattute per la produzione di legname e per fare spazio all’agricoltura. Oggi, il manto forestale originario si è ridotto a piccoli frammenti, noti come “boschi residuali”, veri e propri rifugi di biodiversità. Uno di questi boschi, situato a Monterosato, nei pressi di Fermo, è stato oggetto di ricerche dal botanico Manuel Tiburtini, che durante le sue spedizioni per la realizzazione della flora di Monterosato (Fermo) ha ritrovato, nel 2015, la Stregona Balcanica (Stachys thirkei K.Koch), divenuta da allora una delle specie vegetali più rare di Fermo e a titolo tra le più rare in Italia. La pianta, perenne e appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (come la Salvia, la Menta e il Rosmarino), è conosciuta in sole dieci località, tutte lungo il versante adriatico. La popolazione di Monterosato non è ufficialmente protetta, la specie è coltivata presso l’Orto Botanico di Pisa e i suoi semi sono conservati nella banca del seme dell’Ateneo pisano. Questo esemplare davanti a voi deriva proprio da queste missioni di tutela e conservazione della flora spontanea italiana.

È per questo che, in un paesaggio frammentato e principalmente agricolo, è fondamentale tutelare piccoli frammenti di vegetazione seminaturale, come boschi, prati e arbusteti, poiché possono rivelare veri e propri tesori botanici, come questa pianta, simbolo della flora spontanea del Fermano.

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