In breve
I gigli (Iris Tourn. ex L.), appartenenti alle Iridaceae, devono il nome al greco “ἶρις” (îris), “arcobaleno”, per la varietà cromatica dei loro fiori. Con 313 specie descritte e migliaia di cultivar, comprendono piante rizomatose e bulbose. I fiori, con sei tepali, sono portati su steli alti fino a un metro. Qui a Villa Vitali abbiamo reso omaggio a questa bellezza creando un suggestivo viale di Iris.
I gigli (Iris Tourn. ex L.) appartengono alla famiglia delle Iridaceae e devono il loro nome al termine greco “ἶρις” (îris), che significa “arcobaleno”, per la straordinaria varietà di colori dei loro fiori. Si tratta del genere più ricco e diversificato della famiglia, con 313 specie descritte e migliaia di cultivar, sebbene il loro numero esatto non sia conosciuto. La grande diversità comprende sia ibridi naturali che artificiali.
Iris è costituito da piante rizomatose o bulbose, da cui emergono foglie appiattite disposte a ventaglio.
I fiori, magnifici e variopinti, si sviluppano su steli alti da pochi centimetri a oltre un metro. Ogni fiore è composto da sei tepali, di cui tre rivolti verso il basso e tre verso l’alto. La parte femminile è modificata, simulando un petalo aggiuntivo che copre la fauce del fiore, talvolta ornata da una “barba” di filamenti.
Iris è suddiviso dagli orticoltori e giardinieri in gruppi informali, in quanto non hanno valenza tassonomica in senso stretto ma si basano su forma, altezza e modalità di crescita:
- Iris barbati: qui coltivati hanno rizomi e fiori dai colori vivaci, adattati a terreni ben drenati e soleggiati.
- Iris siberiani: ideali per bordure o zone umide, tollerano terreni più asciutti una volta stabiliti.
- Iris gruppo reticulata: di piccole dimensioni, crescono da bulbi e fioriscono in primavera.
- Iris olandesi: anch’essi bulbosi, vengono spesso usati come fiori recisi e fioriscono in tarda primavera.
- Iris gruppo pseudacorus: robusti e adatti a terreni umidi o acquatici.
- Iris gruppo laevigata: tipici dei bordi degli stagni, meno vigorosi di I. pseudacorus.
Soprattuto negli iris barbati, come Iris germanica qui coltivata in diverse varietà le foglie mostrano due particolarità:
- La foglia più vecchia guaina quella più giovane alla base.
- Derivano dalla fusione e piegatura di una foglia originariamente piana, un fenomeno visibile osservandone le nervature in sezione.
Nella mitologia greca, Iris era la messaggera degli dei e la dea dell’arcobaleno. La sua figura è associata alla bellezza e ai fiori che, secondo il mito, spuntavano fiori ovunque posasse i piedi. Storicamente, gli Iris blu o viola hanno rappresentato la regalità in Europa e attualmente è rappresentato come effige in numerosi stemmi, tra cui quello di Firenze a cui è dedicata una specie Iris florentina L.
Qui a Villa Vitali abbiamo voluto omaggiare queste piante e deliziare i vostri occhi creando un Viale di gigli.