In breve
Le ortensie (Hydrangea Gronov. ex L.) sono una pianta iconica nei giardini, insieme alle rose. Con circa 29 specie, prediligono ambienti umidi come foreste e fiumi. La specie più nota, H. macrophylla (Thunb.) Ser., ha circa 600 cultivar. I fiori variano in una gamma di colori, dal bianco al blu al rosa, influenzati dal pH del terreno, che determina il loro colore tramite la mobilità dell’alluminio nel suolo.
Le ben note ortensie (Hydrangea Gronov. ex L., Hydrangeaceae) sono probabilmente, insieme alle rose, tra le piante più iconiche e ampiamente apprezzate nei giardini di tutto il mondo temperato. Queste piante, famose per la loro straordinaria bellezza e il loro effetto ornamentale, appartengono a un genere che comprende circa 29 specie, molte delle quali crescono spontaneamente in habitat naturali come foreste fresche e umide, pendii, scogliere o lungo i fiumi, dove trovano condizioni favorevoli per svilupparsi. La specie più conosciuta, Hydrangea macrophylla (Thunb.) Ser., è quella che viene comunemente coltivata nei giardini e che vanta un ampio numero di cultivar, circa 600. La popolarità di queste piante è strettamente legata alla varietà di colori che i loro fiori possono assumere, che vanno dal bianco, al verde, al rosa, fino a sfumare in tutte le tonalità fino al blu, creando effetti visivi affascinanti e sempre diversi.
Ciò che rende queste piante particolarmente interessanti è il fatto che i loro fiori non cambiano colore solo in base alla combinazione di pigmenti diversi, come accade in molte altre piante, ma anche a causa del pH del terreno in cui crescono. Infatti, proprio come le cartine tornasole, i fiori delle ortensie riflettono il pH del suolo, influenzato dalla mobilità dell’alluminio presente nel terreno. L’alluminio, libero di muoversi nel suolo solo in ambiente acido, viene assorbito dalla pianta e accumualto nei petali che li rende blu. In ambiente basico, l’alluminio non è capace di muoversi nel suolo, per questo i fiori saranno rosa.
In breve, quando il suolo è alcalino o basico, i fiori tendono ad assumere una tonalità più rosata, mentre in terreni acidi i fiori diventano blu. Questo fenomeno crea una varietà di sfumature e gradienti di colore che dipendono dalla composizione chimica del suolo, offrendo così una straordinaria gamma cromatica che può variare anche in base alle condizioni specifiche del giardino. In questo modo, le ortensie diventano non solo piante ornamentali, ma anche un interessante fenomeno naturale legato alle caratteristiche chimiche del terreno in cui vengono coltivate, rendendo ogni pianta unica e affascinante a suo modo.