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Aiuola G – I Lupini, un genere che ti riporta al cinema degli anni ’70-’80

Parco storico di Villa Vitali

In breve

Lupinus L., genere di piante delle Leguminose, conta circa 200 specie. Il lupino più famoso è L. albus, consumato negli anni ‘80 dopo aver rimosso la tossica lupinina. In America, il genere è legato a due eventi storici: la scoperta dell’America e l’eruzione del Monte St. Helens nel 1980, dove L. lepidus contribuì alla ricrescita vegetale. Qui è coltivato il lupino di Washington (L. polyphyllus) per scopi ornamentali.

Lupinus L. è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Leguminose, come piselli (Pisum sativum L.) e lenticchie (Lens culinaris Medik.), e conta circa 200 specie in tutto il mondo. Il lupino più famoso è sicuramente quello che si mangiava al cinema o alle fiere (Lupinus albus L.) negli anni ’80, che, una volta bollito per rimuovere la lupinina, una sostanza tossica, viene messo in salamoia e gustato. Nelle Americhe, il genere Lupinus è legato a due eventi storici. Il primo risale alla scoperta dell’America e all’arrivo degli spagnoli negli imperi mesoamericani. Garcilaso de la Vega sul lupino andino (Lupinus mutabilis Sweet) disse “Gli Incas hanno lupini che che assomigliano ai nostri (L. albus) ma più larghi e bianchi chiamati tarhui”. Il secondo evento è l’eruzione del Monte St. Helens (USA), il 18 maggio 1980, che distrusse km² di vegetazione sotto cenere e lapilli. I lupini di prateria (Lupinus lepidus Lindl.) giocarono un ruolo chiave nel fissare l’azoto e favorire la ricrescita della vegetazione completamente annientata colonizzando ampie porzioni di territorio. Esiste un’associazione dedicata allo studio di questa pianta, la International Lupin Association. Qui in questa aiuola è coltivato il lupino di Washington (Lupinus polyphyllus Lindl.) ben noto per le tante varietà coltivate (cultivars) a scopo ornamentale. Insomma, niente male per uno “snack di nostalgia”!

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